Arrivo a Malles altro punto di vista.
Giungere come destinazione alla caserma di Malles Venosta, non mi rendeva particolarmente felice.
Le voci che giravano erano che la caserma risultava una postazione punitiva, e recentemente, un Ufficiale era stato spinto giù da una finestra delle camerate, oltre all’aggiunta di trovarmi a più di 500 Km di distanza da casa.
Ad ogni modo tuttavia, come nuovo Ufficiale, indifferentemente che fossi arrivato come richiesto dal protocollo non prima del telegramma di avviso, andava da se che vi fossero una fila di bottiglie da pagare al circolo Ufficiali come nuovi arrivati.
Positivo il fatto che non essendoci per tutti gli Ufficiali le camerate in caserma, ci è stato assegnato un appartamento in centro al paese, insieme a Cetto Livio e Buttigliengo Sergio, questo almeno, ci permetteva di non stare all’interno della caserma H24.
La parte pessima della zona è che essendo il periodo, durante il quale per rappresaglia, gli indipendentisti filo austriaci, facevano saltare i tralicci, noi come militari non eravamo come dire molto apprezzati, fatto è che se andavi a prendere qualche cosa da bere in un bar, prima servivano tutti gli avventori locali, e poi con calma portavano da bere anche a Te. L’unico cinema presente in paese, permetteva di vedere tutti i films che volevi, ma ……….. solo in tedesco, tutto questo per dare una idea dell’ambiente nel quale ci si trovava.